Descrizione
Piazza delle Erbe si presenta oggi come vero e proprio “salotto della città”: un luogo di incontro per i cittadini, spesso animato da eventi culturali e iniziative di intrattenimento.
Al centro è la fontana, scolpita in pietra di Rezzato in stile neorinascimentale. Il manufatto, acquistato dal Comune dalla ditta Maccabiani che le produceva in serie, fu inaugurato nel 1924. È pur vero che, fin dal Seicento, nella piazzetta esisteva una fontana pubblica munita di una grande vasca ottagonale rimasta in uso fino al 1791, quando poi fu spostata per rendere agibile la piazza.
Piazza delle Erbe riporta alla mente la secolare tradizione del mercato locale, che si svolge a Chiari dal 1406, quando Carlo Malatesta di Rimini, che governava la città per conto dei Visconti, concesse al Comune la possibilità di organizzare un mercato rionale da svolgersi ogni giovedì.
In pochi anni il mercato diventò sempre più grande e frequentato tanto da rendersi necessario un vero e proprio regolamento per dare ordine alla manifestazione. Gli Statuta comunali, redatti nel 1429, riportano le indicazioni che stabilivano soprattutto i luoghi in quibus debet fieri mercatum. La grande piazza dei santi Faustino e Giovita, oggi intitolata allo statista Giuseppe Zanardelli, ospitava il mercato delle biade, delle carni, dei legumi, dei formaggi, delle salse e dei pesci. Presso l’antico Palazzo del Comune, nella piazzetta del pozzo Marengo, trovava posto il mercato del lino, della stoppa, dei fili, dei polli, delle oche, delle uova e degli uccelli. Il mercato del bestiame grosso e piccolo era invece distribuito sulla strada pubblica che dalla chiesa di santa Maria Maggiore portava fino all’imbocco dell’attuale via Cavalli. Da qui fino al pozzo di Cortezzano verso ovest, sulla stessa strada, stavano i carri carichi di legna e di carbone.
Nel XVI secolo Chiari divenne uno dei centri mercatali più importanti del Bresciano, anche in ragione della nascente industria serica che da lì a breve avrebbe fatto della città un polo produttivo e commerciale di prim’ordine. Questo sviluppo fu senza dubbio alla base di una serie di privilegi che Venezia riconobbe ai Clarensi come, ad esempio, il permesso di aggiungere al mercato del giovedì anche le giornate di martedì e sabato.
Dal Settecento andò sviluppandosi il mercato del pesce, che si svolgeva all’alba di ogni venerdì proprio in piazza delle Erbe. Ancora oggi il mercato del pesce ha luogo di venerdì, ma in piazza Zanardelli dove trovano posto anche i banchi degli agricoltori locali che vendono direttamente formaggi, salumi, carne, frutta, verdura, marmellate e miele di loro produzione.
Oggi come allora, nelle mattine di martedì, giovedì e sabato, il mercato di Chiari impegna le piazze e le vie del centro: da via Garibaldi, attraverso piazza Zanardelli e via Villatico, fino a piazza Martiri della Libertà, secondo una disposizione già documentata nel 1800, quasi a fare da cerniera tra l’antico cuore della città e l’attuale sede del Municipio.
Didascalie e referenze fotografiche
- Piazza delle Erbe in notturna (Alberto Ravelli).
- Scene di vita quotidiana in piazza delle Erbe in una cartolina storica (Archivio fotografico Comune di Chiari).
- Lato occidentale di piazza delle Erbe in una cartolina storica (Collezione Enrico Rubagotti).
- Mercato in piazza delle Erbe in una fotografia degli anni Ottanta (Collezione Enrico Rubagotti).
Chiari è una città ricca di cultura, storia e arte.
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Modalità d'accesso
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Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2024, 08:48